UMBRA: Recensione di Walter Scott

“Umbra” è il sorprendente seguito di Rose Park. Un mondo ancestrale, fatto di sonorità che si materializzano in immagini tratte da un racconto del quale siamo spettatori e al tempo stesso protagonisti.

La forza evocativa dell’album si esprime a tratti drammatica, a tratti dolcissima, a tratti energica ma anche romantica e ci conduce per mano attraverso un percorso ideale che si dipana in diverse ambientazioni.

Si ha la sensazione di attraversare una stanza che conduce in un’altra e poi in un’altra ancora, com’è nello stile dell’autore, e ognuno di questi luoghi ha un colore diverso, una fragranza nuova, tanto che ogni volta diventa una scoperta, una sorpresa. “Umbra” racconta Rose, ma Rose è ognuno di noi.

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