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Spina.Police, Artista Interdisciplinare e Creativo, “si muove con estrema libertà in diversi versanti dell’espressione artistica.

Una produzione tanto varia quanto originale che mette in scena, attraverso i linguaggi più diversi l’universo emozionale dell’Artista, fatto di sofferenza, gioia, ricordi, percorsi emotivi che il fruitore recepisce empaticamente facendoli propri e innescando un processo di interazione attiva.

"Venendo avvolti dalle musiche, talvolta suggestive ed enigmatiche e altre volte leggere e cadenzate, o rapiti da un’immagine tanto cupa quanto diafana, le Sue creazioni non smettono mai di coinvolgere intimamente chi ne fruisce”. (Critica d’Arte Leonarda Zappulla)

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NOTE AUTOBIOGRAFICHE

Giovanni Spinapolice, artista conosciuto con lo pseudonimo Spina.Police, vive a Roma dove si laureava in giurisprudenza all’Università degli Studi “La Sapienza”, avviando una brillante carriera da avvocato.

Fin da bambino coltivava la passione per la musica e per il disegno.

Brandiva per la prima volta una chitarra all’età di 7 anni, e fantasticava disegnando con matita o biro su fogli di carta già dall’età prescolare, tratteggiando avventure di guerra o semplicemente vignette di Topolino.

Negli anni a venire si sarebbe diviso tra lezioni di pittura a olio su tela e di musica (ha frequentato il Conservatorio Musicale di Foggia), senza tralasciare la scuola.

Speaker radiofonico e Leader di giovanissime rock band, componeva canzoni e fabbricava spot pubblicitari per le radio con il suo piccolo studio di registrazione casalingo, grazie al quale, negli anni dell’Università di Legge a Roma, oltre a studiare anatomia, prospettiva e sceneggiatura con la supervisione di “Lancio” Fumetti, partecipava a corsi di regia con Silvano Agosti, iniziando nel contempo a comporre nei primi anni ’80, quella che lui stesso poi definirà “Musica per Immagini”.

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LA MUSICA

Musica evocativa dal sapore olistico e New Age, che molti anni dopo sarà raccolta nell’album “Rose Park”.

Un album che ha girato il mondo e ha avuto molti sostenitori, dove i brani musicali non hanno testi, né titoli comprensibili, proprio per consentire al fruitore un ascolto creativo, libero di viaggiare “sulle ali della fantasia”, come ama dire lo stesso Artista.

Al primo album segue “Umbra”, edito nel 2009, (entrambi gli album pubblicati su Spotify ed in vari portali sul web).

Per l’ispirazione necessaria a comporre le lyrics di Umbra, il nostro Autore scrive un vero e proprio soggetto teatrale, una storia mistica di una fanciulla dal nome Rose, che vive un dramma interiore di separazione e di dolore.

Il tema del doppio, dell’universo inverso - quello custodito dentro ognuno di noi -, del trascendente, del femminile, assumono forza sia nella musica dell’Album, sia nei dipinti che l’Autore abbina alla musica, dipinti che rappresentano singoli fotogrammi del racconto di “Rose”.

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LA PITTURA

Da qui nasce la Ciclo “The door to the garden”, che prende il nome dalla prima delle installazioni, esposta per la prima volta alla Biennale Internazionale dei Normanni 2020 a Monreale (PA) ITALY, per poi approdare alla White Space Gallery - Contemporary Fine Art - Chelsea, New York City.

Anche la sua produzione come regista e sceneggiatore di cortometraggi lo confermano Artista interdisciplinare a tutto tondo. E’ infatti autore di installazioni multimediali uniche e di indubbio pregio artistico, che danno vita ad una produzione ricca di emozioni e colpi di scena, dove i dipinti prendono vita sulla sua musica evocativa e coinvolgente, melodie che lo aiutano a raccontare piccole avventure fantastiche dai risvolti introspettivi e mistici. Questo lavoro ha avuto inizio con 19 corti pensati e realizzati sulle musiche dell’Album Rose Park.

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