Unici – Mostra collettiva

Il progetto “Unici” ideato e curato dal critico d’arte Leonarda Zappulla ha lo scopo di approfondire degli studi sulle personalità, le origini e le vite dei 41 artisti contemporanei che ha selezionato e coinvolto al fine di esaltarne, appunto, l’unicità creativa. “L’individualità artistica, in maniera conscia o inconscia, rende singolare una creazione” – afferma Leonarda Zappulla.

I 41 artisti protagonisti del progetto “Unici”: Affatato Michele, Aiassa Elisa, Alloisio Marco Monte, Amoruso Elisabetta, Bennici Elisa This-is-eb, Bug-gabrielepandiani, Catalani Doro, Catellani Marta Martart, Cecchet Rosanna, Cesana Augusta, Ciaffi Paolo, Cittati Giampiero Agàveo, Ciuciu Alina, Comaschi Stefania Momyart, Gattavecchia Aristide, Gennari Augusto, Gentile Giuliano, Giannone Vincenzo Jiannò, Ianese Michela, Iazeolla Maurizio, Leporatti Lucia, Loliva Francesa, Lovera Francesca, Nante Mauro, Oliva Giuseppe, Pantaleo Saverio Maria, Passera Oliviero, Passeri Fabio, Pavan Mauro, Petrucci Gabriele, Pinzi Fabrizio, Posa Gennaro, Pulcini Eleonora, Raniolo Mario, Ripamonti Luca, Salomè Paola, Spina.Police, Teneva- Zaikoff Eva, Vacca Salvatore Antonio, Velardo Armando, Zammit-Lewis Mario.

La mostra d’arte collettiva è allestita in occasione della presentazione dell’Annuario Artisti ’23, volume d’arte edito da Sandro Serradifalco e distribuito da Mondadori.

Inaugurazione: venerdì 9 giugno dalle ore 10.30 alle ore 18.00

UNICI '23 - Palazzo Ximenes Panciatichi a Firenze

Verrà presentato nella splendida cornice del Palazzo Ximenes Panciatichi a Firenze, il 9 giugno dalle ore 10.30 alle ore 18.00, il progetto “UNICI” ideato e curato dal critico d’arte Leonarda Zappulla con lo scopo di approfondire degli studi sulle personalità, le origini e le vite dei 41 artisti contemporanei che ha selezionato e coinvolto al fine di esaltarne, appunto, l’unicità creativa. “L’individualità artistica, in maniera conscia o inconscia, rende singolare una creazione” - afferma Leonarda Zappulla, che presenterà le opere a partire dalle 15.30. Una mostra d’arte collettiva, che sarà allestita in occasione della presentazione dell’Annuario Artisti ’23, volume d’arte edito da Sandro Serradifalco e distribuito da Mondadori, che giunto quest’anno alla sua quinta edizione, costituisce un fondamentale punto di riferimento per il collezionismo contemporaneo. L’editore Serradifalco: “Il nostro Annuario si pone l’obiettivo di rappresentare un confronto ragionato tra i grandi lasciti artistici del passato e le più attuali tendenze espressive.” Internamente ci sono dei dossier critici curati da Leonarda Zappulla, relativi al progetto UNICI dedicato a 41 artisti, e ad oltre 500 opere di artisti contemporanei commentate dal critico di chiara fama Vittorio Sgarbi in una speciale sezione dal titolo “Porto Franco”. “Se il passato ha detto e fatto tanto, il presente può sorprenderci altrettanto se non addirittura di più (…) Trovo, dunque, intelligente il progetto di un Annuario, per così dire, “rivelatore”, che restituisce all’arte la sua libertà originaria e all’artista la sua verità esclusiva.” Vittorio Sgarbi I 41 artisti protagonisti del progetto “Unici”(per i dettagli vedi allegato 2): Affatato Michele, Aiassa Elisa, Alloisio Marco Monte, Amoruso Elisabetta, Bennici Elisa THIS_IS_EB, Bug_gabrielepandiani, Catalani Doro, Catellani Marta MARTART, Cecchet Rosanna, Cesana Augusta, Ciaffi Paolo, Cittati Giampiero Agàveo, Ciuciu Alina, Comaschi Stefania MOMYART, Gattavecchia Aristide, Gennari Augusto, Gentile Giuliano, Giannone Vincenzo Jiannò, Ianese Michela, Iazeolla Maurizio, Leporatti Lucia, Loliva Francesa, Lovera Francesca, Nante Mauro, Oliva Giuseppe, Pantaleo Saverio Maria, Passera Oliviero, Passeri Fabio, Pavan Mauro, Petrucci Gabriele, Pinzi Fabrizio, Posa Gennaro, Pulcini Eleonora, Raniolo Mario, Ripamonti Luca, Salomè Paola, Spina.Police, Teneva-Zaikoff Eva, Vacca Salvatore Antonio, Velardo Armando, Zammit-Lewis Mario. Opening Venerdì 9 giugno dalle ore 10.30 alle ore 18.0010-11 giugno dalle 9.00 alle 18.00Palazzo Ximenes Panciatichi Via Borgo Pinti n. 68 - Firenze

Premio Modigliani a Bassano del Grappa

Il Palazzo delle Arti, nel cuore della pittoresca cittadina di Bassano del Grappa, ospiterà la nuova edizione del Premio Modigliani, un concorso internazionale che offre agli artisti più talentuosi del vivace scenario contemporaneo l’occasione di esporre a pubblico e critica le loro produzioni artistiche, riservandosi un posto di rilievo nel panorama artistico internazionale.

Lo storico Palazzo delle Arti è uno dei poli culturali della città, che accoglie mostre ed eventi culturali di ogni tipo, centro polivalente con sala convegni, sala musica, biblioteca, spazi espositivi ed altro.

Un luogo pensato per l’arte, punto di riferimento per i nuovi talenti e per interessanti iniziative volte alla promozione dell’arte nel territorio, ma anche oltreconfine. Il Premio Modigliani, curato da Salvo Nugnes e con il contributo del critico d’arte Vittorio Sgarbi, torna dopo il successo delle edizioni precedenti e si rivolge a poeti, pittori, fotografi, scultori che vogliono raccontare la loro arte e crearsi una vetrina di prestigio agli occhi dei fruitori ed appassionati d’arte. Il premio è intitolato ad uno dei più grandi artisti del Novecento, il pittore livornese Amedeo Modigliani, che elaborò uno stile inconfondibile raffigurando sensuali nudi femminili e misteriosi volti di donne dai colli lunghi. Un’occasione unica nel suo genere, in sintesi, che vuole ricompensare chi apporta il suo contributo all’arte, con la propria sensibilità e il proprio talento creativo.

L'arte contro il crimine: a Foggia, la prima nazionale del video 'Mafia Stop'

Il 10 ottobre, alle 18, presso il Cineteatro Sala Farina di Foggia, si terrà la prima nazionale del video 'Mafia Stop', fortemente voluto dal comitato cittadino 'La Società Civile' per innescare una riflessione collettiva attraverso la purezza dell’arte. Esso verrà poi proiettato per alcuni mesi nei cinema di Foggia e provincia, prima dei film in programmazione, oltre ad altri luoghi idonei.

Realizzato e prodotto da RadioSpia records, da La Società Civile e da Wild rat Film, il video è stato sostenuto anche dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, dalla Fondazione Antiusura Buon Samaritano e da Coop Alleanza 3.0. Durante la presentazione, curata dalla giornalista Giovanna Greco, sarà possibile guardare ed ascoltare l’opera (girata in 4k, con suono in surround 5.1), interagire con il cast artistico (che sarà presentato in quella sede) e con il Comitato Cittadino promotore dell’iniziativa.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.  È una nenia dolorosa e commovente, il testo fortissimo e vero della giovane Serena Napolitano, che ha innescato la creatività diffusa di Marco Maffei, del Comitato La Società Civile e di tutta la Filiera Culturale nel video Mafia Stop. Parole, pittura, musica e danza si mescolano in poco più di due minuti, che squarciano omertà e silenzi, provocando negli spettatori più sensibili e avvertiti emozioni quasi ancestrali.

Come in un inno di rivalsa, contro la Quarta Mafia e l’indifferenza apatica che accompagna tanta cittadinanza, passiva. La Cattedrale di Foggia ha cicatrici profonde. Le bombe sono la nuova tradizione della città, dove si può morire per gioco, come in un videogame violentissimo e allucinato in pochissimi minuti di ordinaria follia. Ed è accaduto a Francesco Traiano nel suo bar nella primavera del 2021, ferito a morte con un punteruolo in pieno viso. «Foggia è la nostra città, la mia città», recita Serena in quella che diventa una coreografia macabra di un noir, tra vetrine rotte, sirene della polizia, banconote e pistole. 

Marco Maffei ideatore del prodotto artistico insieme alla presidente del Comitato La Società Civile Lucia Aprile ha ben chiaro il messaggio e la valenza del videoclip, che sarà proiettato in cinque cinema del territorio (La Città del Cinema, la Sala Farina e l’AltroCinema Cicolella di Foggia, il CineTeatro Adriatico di Vieste e il CineTeatro dell’Opera di Lucera), per poi essere distribuito su altri canali. Il racconto di Maffei è un flusso di coscienza. «Avevamo il testo di Serena, che aveva 13 anni quando lo ha scritto per il contest Mafia Stop, arrivò terza, ma Lucia Aprile colse la potenza delle sue parole.

L’abbiamo aiutata con la dizione, all’inizio avevamo solo l’audio, nel dubbio che non fosse adeguato lo abbiamo fatto ascoltare. Il nostro primo interlocutore vero fu il Vescovo, è stato lui ad esortare il Comitato a diffonderlo con una forma cinematografica». Il video avrà una sua diffusione capillare. Con proiezioni dedicate nelle scuole, per poi avere dei passaggi sulle tv locali fino alla presenza dal prossimo 15 ottobre, ma come singolo audio, su tutte la piattaforme musicali con l’etichetta Radio Spia.

«La concepiamo come opera d’arte – prosegue Maffei- e non permetterò che venga utilizzata per scopi politici». In tanti nella produzione hanno sostenuto il video che è un contenuto collettivo, per la regia di Niki Dell’Anno e Marco Maffei, le coreografie di Lucia Fiore di Spazio Danza e la danzatrice Mariasole Di Cosmo, l’opera artistica in scena “Quis ut Deus” di Spina.Police e i costumi di scena di Fansauis, Sartoria Shangrillà e Spazio Danza.

Le musiche sono state scritte ed eseguite dallo stesso Maffei, mentre il video è stato girato sul palco del Teatro Regio di Capitanata, coordinato da Carlo Bonfitto. Non mancano i contributi di alcune realtà solidali e culturali, come la Fondazione dei Monti Uniti, la Fondazione Antiusura Buon Samaritano e Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con l’Associazione Culturale Mamamà. Nel video Foggia non si vede mai.

Si immagina nella sua normalità e nella sua bestialità mafiosa. «Volevo che si decontestualizzasse il tessuto urbano, non volevo che fosse uno spot promozionale, ho sempre immaginato uno spirito ugualmente proponibile in ogni altra realtà, dove si percepissero l’oppresso e l’oppressore», rimarca Maffei.

ARTISTI '22 - 1° PREMIO CITTA' DI BERLINO

Anche quest'anno la Mondadori con il suo Annuario 22 degli Artisti ha pubblicato le opere di Spina.Police, quotate dai 4.000 ai 20.000 euro dal Prof. Vittorio Sgarbi.

Le opere inserite sull'Annuario di quest'anno presentano un QRCode che consente di fruire delle immagini dei dipinti ascoltando le relative colonne sonore, sempre dell'Artista in commento, per un coinvolgimento totalizzante dei sensi dello spettatore.

Il critico Prof. Angelo Crespi si sofferma sul lavoro di Spina.Police richiamando con analisi critica le due opere: "A cruel Game for Harmony" e "Domina", che possono essere "viste ed ascoltate" nelle altre sezioni del sito ufficiale dell'Autore.

In particolare Crespi ha scritto: "Non si può riassumere il lavoro di Spina.Police tra musica, scrittura, e arte visiva, che uniti dann o la dimensione polisensoriale a cui mira la Gesamtkunstwerk cioè l’opera totale come teorizzata da Wagner: se ne può solo adombrare il risultato plastico, in cui la spirale aurea di fibonacci a dominare una scacchiera in cui una coppia balla il tango: come scrive Borges i giocatori giocano muovendo le pedine, ma non sanno che un dio più grande a loro volta li muove, e nessuno sa quale dio sta dietro dio."

Angelo Crespi

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